LAVORAZIONI
La ditta è specializzata nella produzione di componenti pressofusi in lega di zinco e nello stampaggio a iniezione dei materiali termoplastici, la tecnologia più diffusa nella trasformazione delle materie plastiche. Successivamente alla realizzazione delle attrezzature ed al relativo stampaggio la ditta è in grado di effettuare le ulteriori lavorazioni meccaniche e di finitura superficiale.
STAMPAGGIO ZAMA
La ditta Santoni è specializzata nella produzione di componenti pressofusi in lega di zinco. Il parco macchine è composto da Presse a camera calda Agrati, Frech e Colosio di piccolo e medio tonnellaggio per poter realizzare particolari che pesano da 1 mg. sino a raggiungere 3 Kg. La pressofusione della zama permette di ottenere, a costi contenuti, articoli e particolari dai contorni molto precisi, resistenti, e di qualità assolutamente costante, sia in piccole che in grandi produzioni.
La zama offre maggior resistenza all’urto e all’usura rispetto agli articoli prodotti con altre leghe oppure realizzati in plastica, avendo la una durezza paragonabile a quella della ghisa o dell’ottone. La resistenza alla corrosione viene incrementata ulteriormente con un processo di finitura galvanica quale ad esempio zincatura, cromatura, nichelatura, satinatura.
L’elevata precisione degli articoli pressofusi in zama semplifica i processi di verniciatura e satinatura, oppure di lucidatura e cromatura, o addirittura argentatura o doratura.
La caratteristica duttilità della zama, assieme alla sua buona resistenza, permettono di avere una grande flessibilità nella progettazione di piccoli particolari e dettagli. Rispetto ad altre leghe utilizzate per la pressofusione, quali l’alluminio ed il magnesio, con le leghe di zinco si riesce ad ottenere tolleranze più ristrette e finiture migliori negli articoli pressofusi.
Con la pressofusione in zama si possono produrre articoli dal peso di pochi milligrammi ad alcuni chilogrammi.
Gli articoli realizzati con la pressofusione in zama sono meno costosi rispetto all’utilizzo di altre leghe.
Essendo la zama una lega di zinco, durante la lavorazione non disperde in aria o nell’ambiente sostanze che causano inquinamento. Inoltre, avendo il punto di fusione a soli circa 410/420 °C, permette un notevole risparmio energetico.
Grazie alla sua semplicità di utilizzo, al veloce ciclo e alla bassa temperatura di fusione, le leghe di zama sono sempre più spesso preferite ad altre leghe in diversi settori produttivi, alcuni degli utilizzi più comuni sono la fabbricazione di parti di automobili, componenti ed accessori per mobili, componenti e maniglioni per elettrodomestici, rubinetteria ed arredo bagno, cerniere doccia, maniglioni vasche idromassaggio, valvolame e pneumatica, ferramenta, arredamento ed illuminazione d’interni, maniglie per porte, giocattoli, soprammobili ed artistica, componenti meccanici, arte sacra ed oggettistica, bigiotteria, particolari per l’abbigliamento e gli accessori moda, automotive.
La lega Zama, o meglio, le leghe Zamak sono state sviluppate nel 1929 dalla New Jersey Zinc Company. Il nome ZAMAK è composto dalle iniziali tedesche degli elementi che compongono la lega, ossia: Z (Zinco), A (Aluminium), MA (Magnesio), K (Kupfer – rame). Lo zinco ad alta purezza, necessario per questa lega, non era disponibile in Europa, così la Morris Ashby ottenne il diritto di realizzare la lega usando lo zinco prodotto in loco tramite una raffinazione elettrolitica.
Le odierne caratteristiche della zama derivano da quasi un secolo di studi e ricerche internazionali effettuate da varie società, con l’obiettivo di individuare le composizioni più adeguate per le diverse tipologie di impiego. La zama 15 è una lega di zinco di elevata qualità dotata di molti vantaggi: offre un’elevata resistenza alla trazione ed è caratterizzata da un’elevata resistenza all’urto e alla corrosione.
I lingotti di zama vengono fusi in un forno a circa 420 °C adiacente alla pressa, e la lega di zama viene iniettata in uno stampo. Grazie all’elevata fluidità e al basso punto di fusione, la lega di zama permette di ottenere articoli con limiti di tolleranza molto bassi e con forme molto articolate e complesse.
STAMPAGGIO PLASTICA
Lo stampaggio a iniezione dei materiali termoplastici è la tecnologia più diffusa nella trasformazione delle materie plastiche. Il reparto stampaggio si avvale di Presse ad iniezione Negri e Bossi corredate di essiccatori per la deumidificazione dei materiali ed è in grado di produrre pezzi di forma e dimensioni diverse e dal peso variabile anche con inserti metallici in acciaio, ottone, bronzo o alluminio. I materiali utilizzati per lo stampaggio sono PS, ABS, PC, PA, POM, PMMA, PC-ABS, PP, PE anche rinforzati con fibre di vetro. Tra i materiali normalmente stampati l’azienda tratta anche polimeri autoestinguenti, antistatici, resistenti ai raggi UV, atossici certificati per contatto con alimenti. Si realizzano prodotti estremamente differenziati per i seguenti settori: elettrico, idrotermosanitario, meccanico, tessile, automobilistico, hobbistica e illuminazione.
l materiale plastico da trasformare è il componente fondamentale che, dopo un eventuale pretrattamento di essiccazione o deumidificazione, viene aspirato attraverso un sistema di alimentazione all’interno del cilindro di plastificazione.
All’interno del cilindro è situata una vite che, ruotando e traslando per mezzo di pistoni idraulici, crea un attrito che, combinato al contributo termico generato dalle resistenze elettriche situate sul cilindro di plastificazione, provocano la fusione del materiale.
Dopo che il materiale ha raggiunto la viscosità necessaria, viene iniettato ad una certa velocità all’interno dello stampo (fase di iniezione o riempimento), passando attraverso opportuni canali e riempiendo la cavità che rappresenta in negativo il pezzo. Riempita la cavità inizia la fase di mantenimento, a seguito della diminuzione della temperatura inizia la solidificazione del pezzo sino al raffreddamento finale.
RIPRESA E TRATTAMENTI SUPERFICIALI
Successivamente alla realizzazione delle attrezzature ed al relativo stampaggio la ditta è in grado di effettuare, con mezzi propri o avvalendosi della collaborazione di aziende esterne, le ulteriori lavorazioni meccaniche e di finitura superficiale richieste dal Cliente.
I particolari pressofusi in zama o stampati in termoplastica, tramite apposite lavorazioni di ripresa, possono essere forati, filettati, alesati, etc; possono inoltre essere sottoposti a trattamenti di burattatura e sabbiatura, oppure di pulitura, spazzolatura, lucidatura. Tali lavorazioni consentono di rimuovere i residui dello stampaggio e di rifinire il particolare prodotto.
Per ottenere una migliore finitura superficiale agli articoli possono essere effettuati trattamenti galvanici quali cromatura, nichelatura, ramatura e satinatura o alla verniciatura. Il prodotto viene infine imballato secondo le specifiche esigenze del Cliente.
Il prodotto viene infine imballato secondo le specifiche esigenze del Cliente.
Stampi e Stampaggio per pressofusione e termoplastica